Ritengo che inventare e scrivere una ricetta,richieda una certa fantasia,ma lo si riesce a fare,solo se il palato non è piatto.Intendo che per immaginarsi i sapori prima di assaggiare,bisogna certamente rientrare nel club dei buongustai.
L’ho chiamato “Primavera” perché spesso dopo un lungo inverno si ha voglia di colori,odori e sapori nuovi.
Prendo una fetta di vitello o maiale,a seconda se pretendo un sapore più delicato o più intenso,certamente che,se fatto col maiale riesco anche ad essere più contenuto nel prezzo e quindi accessibile a tutti.
La allargo quanto basta,spolverata leggera del mio sapore antico,adagio sulla fetta la frittata che faccio spesso diversa,un pò come mi garba,dipende dalla fantasia e dai sapori che ho in testa in quel momento e la friggo sul fondo di una padella unta,facendola dorare da entrambi i lati.Arrotolo il tutto con cura,contornato con la pancetta buona che abbrustolita leggermente è una poesia di sapore,lego a mano naturalmente,solo così l’arrosto calerà meno e si affetterà meglio.Lo rosolo con olio e un trito finissimo di cipolla e aglio intero,rigirandolo su tutti i lati perché si fissi il sapore.Appena prima che il soffritto prende vivacità,verso 1-2 bicchieri di brodo caldo e lascio andare dolcemente per un ora.Lascio intiepidire,taglio a fette e lo rimetto in forno 5 minuti in una pirofila elegante che dispongo sulla tavola.Ognuno si prende la sua fetta e a piacimento ci versa sopra il sughetto.Un buon contorno di spinaci inburrati e mordiamo la vita!Io lo faccio così,poi ognuno di noi puo’ variare come meglio crede….insomma fate un po’ come vi pare,tanto viene buono lo stesso.
Ma la Primavera può esserci tutto l’anno?