FARPOL

Faraona e Pollo insieme, che Delizia!

Amico mio, lasciati raccontare di un arrosto che non è solo un piatto, ma un’esperienza culinaria senza paragoni. Parlo del mitico FARPOL, la mia creazione esclusiva che unisce la faraona con all’interno il pollo, e nel mezzo… una carota! Sì, hai capito bene: una carota. Ma non finisce qui! Ogni strato è arricchito con l’impasto speciale della Macelleria Ghioldi e un ripieno pieno di magia.

A seconda della stagione, cambio le carte in tavola: in inverno mi sbizzarrisco con il ripieno, mentre in primavera opto per una sinfonia di salumi diversi ad ogni strato. Due versioni, un solo obiettivo: stupirti.

Ora, non chiedermi come faccio a creare questa matrioska di sapori, perché onestamente nemmeno io so spiegartelo. So solo che è straordinario e basta. L’ispirazione mi è venuta dai nostri amici americani con il loro famigerato Turducken: un’anatra disossata ripiena di pollo, a sua volta racchiusa in un tacchino disossato. Un nome che è tutto un programma: turkey, duck e chicken in un solo piatto.

E dai tre nomi esce “tur-duck-en” e dalla fusione delle carni un piatto prelibato

Ma torniamo al nostro FARPOL. Un mini arrosto a strati con ogni farcia che racconta una storia diversa, e per dare un tocco di colore quando lo porti in tavola, la carota al centro è semplicemente perfetta.

Il sapore deciso della faraona si sposa alla perfezione con la delicatezza del pollo, e le specialità interne sono una sorpresa continua per il palato. Insomma, una volta che lo assaggi, non torni più indietro.

Ecco come lo prepari:

1. Disponi il FARPOL in una teglia imburrata o ben oliata.
2. Aggiungi due spicchi d’aglio per quel tocco in più.
3. Inforna a 180°C per circa due ore.
4. Durante la cottura, bagna regolarmente con vino bianco. Quello buono tienilo per te, il FARPOL si accontenta di un vino bianco normale.
5. Quando la faraona è dorata, rimuovi lo spago e taglia a fette.
6. Aspetta che diventi tiepida per evitare che si sbricioli e rimettila in tegame per altri dieci minuti, giusto per farle assorbire tutto il suo sughetto.

Servilo caldo, con il suo delizioso sugo di cottura versato su ogni porzione. Il profumo che invade la casa e l’atmosfera che si crea rendono questo piatto un’esperienza indimenticabile. Come contorno? Patate al forno, ovviamente. E un buon vino, perché chi beve solo acqua ha qualcosa da nascondere!

Antica Macelleria Ghioldi… quello che non ti aspetti c’è!